© 2019 Medline Service srl (MI) - Società di Servizi Sanitari in Internet - Tel 334 2880508 - C.F. e P.IVA 01069040077 - REA: MI-2004764
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1) DECONGESTIONE DEI TURBINATI - SOTTOMUCOSA CON LASER A DIODI (Valutazione ++++)
2) RADIOFREQUENZA COBLATOR (Valutazione +++)
3) RISONANZA QUANTICA MOLECOLARE (Valutazione ++/+++)
4) DECONGESTIONE CON MICRODEBRIDER (Valutazione +)
5) DECONGESTIONE CON LASER CO2 (Valutazione: non consigliabile)
6) ALTRE TECNICHE (Elettrocoagulazione mono o bipolare, altre: obsolete)
7) TECNICHE NON CHIRURGICHE K.O.S. (Kinetic Obscillation Stimulation Baloon)
LEGGI DI SEGUITO LE DESCRIZIONI DELLE SINGOLE TECNICHE
Tecnica nota anche come vuotamento funzionale dei turbinati; Devascolarizzazione della sottomucosa dei turbinati.
Con la Laser Chirurgia possono essere agevolmente trattati anche i Polipi Nasali iniziali (ovvero piccole dimensioni e limitati alle fosse nasali), le Tonsille, le Deviazioni Anteriori del Setto Nasale (creste settali).
Per questa specifica tecnica chirurgica dei turbinati si utilizza un laser a contatto veicolato con fibre ottiche (chiamato 'laser a diodi').
Per prenotare la prima visita in Studio a Milano o a Roma con il Dott. Claudio Lambertoni.
MILANO
CENTRO MEDICK UP
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CLINICA COLUMBUS
Via M. BUONARROTI 48 - 02 480801
Per appuntamento si prega di telefonare al Dott. Lambertoni
335 6941190 (telefono, WA e SMS)
dalle ore 16 alle ore 19 da LUNEDI' a SABATO.
In alternativa scrivere a:
ROMA
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VIA G. FABBRONI 6
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La radiazione luminosa emessa dal laser interagisce in modo molto particolare con i tessuti del nostro corpo. L'energia è assorbita dai tessuti e causa una vaporizzazione dell'acqua intra ed extra cellulare con riduzione del volume dei turbinati ed una coagulazione dei vasi sanguigni.
Il laser può essere utilizzato anche in pazienti portatori di pace-maker, poiché il corpo del paziente non viene attraversato da correnti elettriche ed anche in pazienti "scoagulati" poiché il laser, mentre "svuota" i turbinati, "coagula" immediatamente i vasi sanguigni.
In base alla nostra esperienza possiamo sostenere che la questa Tecnica Laser sia decisamente vantaggiosa rispetto ad altre perchè:
L'intervento si esegue in anestesia locale di contatto (senza iniezioni all'interno delle fosse nasali).
La procedura dura 15-20 minuti circa ed è assolutamente indolore anche grazie alla sedazione eseguita dall'anestesista (farmaco rilassante che si somministra endovena).
Non si usano i tamponi nasali.
Il laser "svuota il turbinato" senza danni alla mucosa. Le funzioni dei turbinati si conservano integralmente.
Il laser si può usare in tutti i casi anche in quelli “a rischio”.
Si possono trattare agevolmente patologie associate come speroni, creste anteriori del setto nasale e polipi nasali di piccole dimensioni limitati alle fosse nasali.
L’efficacia è buona e stabile nel tempo, le complicanze sono quasi nulle.
L'incidenza delle recidive è trascurabile (1% a 5 anni).
La tecnica è ripetibile senza problemi.
Il decorso post-operatorio è ottimo.
La tecnica laser può essere usata sia in visione diretta che in endoscopia
Già il giorno successivo all'intervento si possono riprendere le proprie mansioni.
In base alla nostra casistica personale possiamo affermare che se il Laser può essere usato contemporaneamente al Coblator il (clicca o vedi oltre),
allora i vantaggi di entrambe le tecniche si sommano nel contesto di una procedura miniinvasiva decisamente completa.
Nella Decongestione con Radiofrequenza COBLATOR si sfrutta un processo controllato che utilizza l’energia della radiofrequenza non per creare calore, bensì per eccitare (ionizzare) gli elettroliti presenti in una soluzione conduttiva, come la soluzione salina, creando un campo di plasma focalizzato in un punto ben preciso (target).
Le particelle ionizzate hanno sufficiente energia per rompere i legami delle molecole tissutali, causando una dissoluzione dei tessuti ad una temperatura particolarmente contenuta (tra i 40° e i 70°C). Gli effetti del riscaldamento (edema, iperemia e necrosi tessutale) sono ridotti.
La tecnica di Decongestione con Radiofrequenza COBLATOR si esegue in anestesia locale di contatto. Con i nuovi apparecchi non è in genere necessario utilizzare il tamponamento nasale.
I vantaggi sono rappresentati dalle temperature utilizzate che sono oggi molto più basse rispetto ai vecchi apparecchi di radiofrequenza.
Gli svantaggi sono il fatto che non si può utilizzare questa tecnica nei soggetti portatori di pace-maker, che lo strumento non può essere usato come un "bisturi" e quindi non si possono eseguire modifiche del setto nasale e che l'apparecchio va sempre usato in endoscopia (e non sempre nelle sale operatorie si ha a disposizione una colonna endoscopica).
Non è possibile un confronto diretto con il laser per la differente interazione delle tecniche sui tessuti (vaporizzazione con il laser e coagulazione con il coblator ed altre radiofrequenze). Sembra tuttavia che il coblalor possa creare minori effetti termici.
In base alla nostra casistica personale possiamo affermare che se il Laser può essere usato contemporaneamente al Coblator, allora i vantaggi di entrambe le tecniche si sommano nel contesto di una procedura miniinvasiva decisamente completa.
E' conveniente, quando si può operare in endoscopia, usare il laser sulla coda dei turbinati e sul setto nasale (se necessario) e il coblator sul corpo dell'organo.
In questa tecnica viene utilizzato uno strumento molto simile al coblator.
Nella Risonanza Quantica Molecolare si utilizza un manipolo dedicato che crea la decongestione dei turbinati mediante l’applicazione a contatto per via sottomucosa di “quanti di energia” (la tecnica deriva dalle applicazioni della fisica quantistica). Si utilizza quindi non un solo tipo di radiofrequenza ma un pool di onde in base alle caratteristiche del tessuto. Si esegue in anestesia locale di contatto, il tamponamento nasale viene, di norma, evitato.
In base alla nostra esperienza, non abbiamo riscontrato vantaggi particolari rispetto al coblator e possiamo affermare che:
I vantaggi sono rappresentati dalle temperature di utilizzo che sono oggi molto più basse rispetto ai vecchi apparecchi di radiofrequenza.
Gli svantaggi sono il fatto che, analogamente al coblator, non si può utilizzare questa tecnica nei soggetti portatori di pace-maker, che lo strumento non può essere usato come un "bisturi" e quindi non si possono eseguire modifiche del setto nasale e che l'apparecchio va sempre usato in endoscopia (e non sempre nelle sale operatorie si ha a disposizione una colonna endoscopica). Un altro svantaggio per il paziente è la difficile reperibilità della metodica.
E' doveroso affermare tuttavia che la nostra esperienza personale, trattandosi della tecnica più recentemente proposta, è positiva, ma ancora limitata soprattutto per quanto concerne il giudizio sulla stabilità nel tempo e sugli esiti.
Il Microdebrider è uno strumento meccanico con il quale "si frammenta e si aspira" la mucosa del turbinato. La tecnica può essere eseguita in anestesia locale per contatto e infiltrazione locale, ma è più consigliabile eseguirla in anestesia generale.
E’ sempre necessario eseguire il tamponamento nasale che va mantenuto per 48 ore. Il paziente tuttavia può essere dimesso in giornata.
In base alla nostra esperienza i vantaggi sono rappresentati dai costi bassissimi, dalla facile reperibilità e dalla possibilità di trattare contestualmente anche altre patologie come i polipi nasali di piccole e medie dimensioni.
Gli svantaggi sono rappresentati dalla necessità del tamponamento nasale, dalla anestesia generale e dal fatto che non si possono trattare gli speroni e le creste del setto nasale.
Il Laser CO2 agisce a distanza dall'organo bersaglio e non è veicolato da fibre ottiche. E' un ottimo strumento per interventi sulle corde vocali o interventi estetici di resurfacing (antiinvecchiamento).
Ciò nonostante viene talvolta proposto e usato anche per i turbinati. A nostro avviso è tuttavia decisamente non idoneo per la chirurgia nasale.
Gli svantaggi sono rappresentati dal fatto che il Laser CO2, agendo "a distanza dall'organo bersaglio", può trattare solo la testa del turbinato (parte anteriore), mentre è completamente inefficiente sul corpo e sulla coda (parte media e posteriore).
Non è pertanto, a nostro parere, una tecnica oggi proponibile.
Secondo la nostra esperienza, tecniche come la Diatermocoagulazione, l'Elettrocoagulazione con pinza mono o bipolare, la Criochirurgia ed altre, data la scarsa efficacia, la possibilità di complicanze, di recidive ed i gravi danni alla mucosa nasale appartengono al passato e non dovrebbero più essere eseguite.
TECNICHE NON CHIRURGICHE
K.O.S (Kinetic Oscillation Stimulaton Baloon)
Il K.O.S. è un sistema di trattamento delle Riniti croniche Vasomotorie non allergiche messo a punto dal Karolinska institute di Stoccolma nel 2014 (PubMed marzo 2014). Consiste nella stimolazione della mucosa nasale attraverso un catetere baloon introdotto nelle fosse nasali. La terapia pare non abbia dato risultati convincenti (PubMed aprile 2016). I risultati positivi sono temporanei, si riscontrano solo nel 55% dei casi e la terapia ha indicazioni molto limitate (riniti vasomotorie non allergiche). Non pare pertanto essere, al momento attuale, una terapia proponibile. Anche in bibliografia si trovano veramente pochi articoli attendibili. Ci riserviamo comunque di controllare ancora e di verificare meglio i possibili risultati.
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